La storia
Raccontare una storia non è sempre facile, ma in questo caso viene tutto naturale.
I nonni, la casa, l’ospitalità, la passione per il buon cibo e l’attaccamento alle proprie origini ed al proprio territorio.
Di lì, da ieri, a qui, ad oggi.
Ieri i nonni, la grande casa diventata locanda nel 1966 (già nell’Annuario degli Alberghi d’Italia), la spaziosa cucina diventata trattoria qualche anno prima, accanto alla bottega, di quelle che non esistono più!
Si cucinava tutto ciò che i “fornitori” locali cacciavano, pescavano o raccoglievano e perciò polli, fagiani, lepri, quaglie, anatre, rane, tartufi e funghi, e la stagionalità, il km zero, la freschezza, la genuinità erano la regola.
Oggi, alla terza generazione, un po’ per passione, un po’ per nostalgia, si ridà vita alla cucina della nonna Odica ed al suo prezioso e ritrovato ricettario. Sarà anche tutto più moderno, più hi-tech, ma un buon ragù o un croccante panino imbottito di profumata mortadella danno la stessa soddisfazione di 60 anni fa!
La moderna ambientazione non deve trarre in inganno.
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